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Il ritocco deve essere eclatante, ostentato, evidente e quasi maldestro. Oppure del tutto professionale e non fine a se stesso. Vie di mezzo producono inconsapevole mediocrità e consapevole ipocrisia.
I vicini seguono la partita a un volume perfetto, ascoltano la radio e guadando la tv. Tra il primo e il secondo tempo, per festeggiare il dueazero, si ascoltano una Maledetta primavera cantata da un qualcuno del genere paolovallesi, niente di più metafisico decontestualizzato, oggi che è domenica, è maggio, piove un po’ e abbiamo rotto le gambe dello stendi panni.
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Pienamente ragione sul fatto del ritocco. O si ostenta, o meglio lasciar perdere.
RispondiEliminaPS belli gli stivaletti e balla Maledetta Primavera!
grazie!
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