venerdì 29 aprile 2011
mercoledì 27 aprile 2011
martedì 26 aprile 2011
domenica 24 aprile 2011
PEYTON PLACE 00041#4
As you brush your shoes, stand before themoerdamirrorAnd you comb your hair, grab your coat and hatthe wild night breezes in your mem'ry everAnd you walk wet streets tryin' to rememberAnd everything looks so complete
When you're walkin' out on the street
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sabato 23 aprile 2011
giovedì 21 aprile 2011
domenica 17 aprile 2011
A ROOM OF ONE'S OWN (1928)
Ma la maggior parte delle donne non sono meretrici né cortigiane; e neppure passano i pomeriggi sedute reggendo cagnolini da grembo che poggiano su velluti polverosi. Ma allora che cosa fanno?
p.106 (Mondadori 1995)
Quando frugo nella mia mente non vi trovo alcun nobile sentimento nell'essere compagni, e uguali, e indirizzare il mondo verso scopi più elevati. Invece mi scopro ad affermare, brevemente e prosaicamente, che più importante di qualunque cosa è essere se stessi. Non sognate di poter influenzare gli altri, vi direi se sapessi dare alle parole un tono esaltato. Pensate alle cose per quello che sono.
p.130
Ragazze, (...) a mio parere siete vergognosamente ignoranti. Non avete mai fatto una scoperta di una qualche importanza. Non avete mai fatto tremare un impero o guidato un esercito in battaglia. Non siete state voi a scrivere le opere di Shakespeare e non avete mai portato una razza barbara a godere dei benefici della civiltà.
Come vi giustificate?
Per voi è facile dire, indicando le strade e le piazze e le foreste del globo che brulicano di abitanti neri, bianchi e color caffelatte, tutti freneticamente indaffarati con il commercio, l'industria, l'amore: abbiamo avuto ben altro da fare. Senza il nostro intervento questi mari non sarebbero stati attraversati e queste fertili terre sarebbero un deserto. Abbiamo partorito e allevato e lavato e insegnato, forse fino all'età di sei o sette anni a quei milleseicentoventitrè milioni di esseri umani che secondo le statistiche sono attualmente in vita e tutto questo, pur ammettendo che siamo state aiutate, richiede del tempo.
p.132
E grazie a una certa somiglianza fisica la nostra Vanessa interpreta la risposta che conferma che il problema è attuale.
Cfr una famosa intervista rilasciata poco tempo fa alla CNN:
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p.106 (Mondadori 1995)
Quando frugo nella mia mente non vi trovo alcun nobile sentimento nell'essere compagni, e uguali, e indirizzare il mondo verso scopi più elevati. Invece mi scopro ad affermare, brevemente e prosaicamente, che più importante di qualunque cosa è essere se stessi. Non sognate di poter influenzare gli altri, vi direi se sapessi dare alle parole un tono esaltato. Pensate alle cose per quello che sono.
p.130
Ragazze, (...) a mio parere siete vergognosamente ignoranti. Non avete mai fatto una scoperta di una qualche importanza. Non avete mai fatto tremare un impero o guidato un esercito in battaglia. Non siete state voi a scrivere le opere di Shakespeare e non avete mai portato una razza barbara a godere dei benefici della civiltà.
Come vi giustificate?
Per voi è facile dire, indicando le strade e le piazze e le foreste del globo che brulicano di abitanti neri, bianchi e color caffelatte, tutti freneticamente indaffarati con il commercio, l'industria, l'amore: abbiamo avuto ben altro da fare. Senza il nostro intervento questi mari non sarebbero stati attraversati e queste fertili terre sarebbero un deserto. Abbiamo partorito e allevato e lavato e insegnato, forse fino all'età di sei o sette anni a quei milleseicentoventitrè milioni di esseri umani che secondo le statistiche sono attualmente in vita e tutto questo, pur ammettendo che siamo state aiutate, richiede del tempo.
p.132
E grazie a una certa somiglianza fisica la nostra Vanessa interpreta la risposta che conferma che il problema è attuale.
Cfr una famosa intervista rilasciata poco tempo fa alla CNN:
Dan Rivers: Some of the evidence suggests that you were topless at some of these parties that you were dressed up in some sort of uniform – is that true? Have you ever been topless in the presence of the Prime Minister?
N. M.: No I haven’t (Laughs)
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domenica 10 aprile 2011
sabato 9 aprile 2011
NON SI USA L'IPHONE IN CLASSE!
Ascoltate, scegliete una frase, memorizzatela ma non scrivetela.
Ora che ho finito di leggere, scrivetela.
Io non mi domando perché loro si sono fidati quando ho detto di non fare domande ma di lasciare che una delle frasi che stavo leggendo gli si appollaiasse nella memoria, come se fosse la frase a scegliere di essere memorizzata e non loro a scegliere di fermare la frase. Se me lo domandassi, non ricambierei la loro fiducia.
In classe però c'erano solo i martufi, la Strega dell'ovest e pochi altri personaggi: lo spaventapasseri, l'uomo di latta, il leone, Dorothy, Glinda e qualche altro erano in teatro.
La faccia ti cambia. Tommaso
Non è il perdono che cambia, è il come del perdono che cambia. Elena
Non lo conoscevi. Gabriele
Mi si è arricciato il naso. Tommaso
Il dovere è poi potere. Federico
Io sono una tazza che ha resistito ai lunghi viaggi nei camion dei traslochi. Lorenzo
Si dice che le cose non cambino mai invece cambia tutto. Giulio
L'alfabeto non cambia (ma le parole sì, ndFilippo). Filippo
A volte pensi o provi a fuggire, ma lo sai perché rimani. Riccardo
Che monte fatto di scala (il mondo è fatto di scale ndmaestra). Giorgio
P di pane non di paura. Yugo
Il mondo è fatto dalle scale. Sissi
Il blog è qui e si chiama Le mie madri.
giovedì 7 aprile 2011
martedì 5 aprile 2011
domenica 3 aprile 2011
PEYTON PLACE 00041#2
Questi video raccontano le prove di un piccolo concerto che sto organizzando a Peyton Place. Un concerto semplice e al limite del trash in un piccolo posto vicino a casa.
In fondo sono solo serate qualsiasi di gente qualsiasi che ha voglia di suonare e sta bene insieme. Ma davvero molto bene. Bene e basta, senza dichiarazioni o conferenze stampa: un dato fattuale.
In fondo sono solo serate qualsiasi di gente qualsiasi che ha voglia di suonare e sta bene insieme. Ma davvero molto bene. Bene e basta, senza dichiarazioni o conferenze stampa: un dato fattuale.
Ho fatto fotografie e riprese perché mi piace fotografarli e riprenderli, per valorizzare quello che fanno e per chiedergli di non smettere mai di farlo. Glielo chiedo a modo mio, mostrando loro a loro stessi perché vedano quanto sono bravi, quanto sono belli e, come direbbe uno di loro, quanto è prestigioso quello che fanno.
Perché a trent'anni vedersi e suonare e divertirsi è proprio l'opposto di quello che io definisco "fare il decoupage": l'opposto di infognarsi nella vita.
Grazie. Quando volete smetto però.
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