giovedì 12 giugno 2014

Vanity Fair e Asia Argento, storia di una rosicata

Era tardi e Teo ha impiegato un po' ad addormentarsi, era in cannissima, io però determinata a farmi dieci minuti di cavoli miei così quando lui ha chiuso gli occhi mi sono seduta sul letto e  invece di leggere Tracy Hogg, la mia guru, la guida di Praga o l'ultimo libro di Philiph Roth, ho aperto a caso Vanity Fair e sono capitata sull'intervista di SimonaSiri ad Asia Argento per la promozione del film che la Argento ha presentato a Cannes, Incompresa.
La trascrizione dell'intervista è tutta impostata per arrivare al gradevole "va bene, ciao" finale della Argento dopo aver dimostrato l'ingenuità e l'innocenza della giornalista.
Io non ci ho letto né ingenuità né innocenza ma solo una lunga lunga coda di paglia.

La questione è l'accusa della Argento alla Siri di fare "gossip" e di non essere propriamente interessata al film, alla particolarità di essere stato girato su pellicola, alla colonna sonora, al fatto che permette una generica identificazione e non è per forza autobiografico e a tutti gli altri aspetti cinematografici.

D'altra parte la giornalista vuole dimostrare che le sue domande (completate con malcelata furbizia nella trascrizione ma interrotte dalla Argento durante l'intervista) riguardavano il film che casualmente sembra specchiarsi nella vita della regista.

Pare un classico caso di comunicazione fallita e tra le due vince di gran lunga la Argento che è l'unica a peccare veramente di ingenuità: l'ingenuità di credere che un settimanale come Vanity Fair possa essere interessato agli aspetti cinematografici del suo film. E la Siri rimedia una pessima pessima davvero pessima figura. Furba l'idea di trascrivere l'intervista per pararsi il sedere con la registrazione nel caso la Argento volesse darle pubblicamente della cafona. Davvero da signora completare tra parentesi le domande interrotte, contando sul potere di chi scrive e non può essere contraddetto in diretta. Davvero da signora la scelta di pubblicare un'intervista "realistica" ma dal proprio punto di vista, sperando magari di scatenare un mini casino, magari di indisporre la Argento per ottenere un po' di click qua e là, un tweet o una breve allusione infastidita ma sufficiente per scrivere quattro righe sul sito e allegare una traccia audio. 

Avrebbe potuto scrivere un articolo in positivo, magari la Argento è un po' scontrosa ma dubito che fosse ingiustamente prevenuta. Almeno darle il beneficio del dubbio. Fare un gesto da donna intelligente e scrivere un pezzo davvero fico sul film facendo ricredere la Argento, e invece a mio parere ha dimostrato tutt'altro. A mio parere ha dimostrato di avere la coda di paglia e di non saper scrivere e di essere una pessima comunicatrice, nonché, come si dice qui a Peyton, una rosicona. Grande mossa SimonaSiri!

1 commento:

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